Il fatturato E-Commerce europeo nel 2006 è stato pari a 135 miliardi di Euro.
In Italia sta crescendo rapidamente, in particolare in alcuni settori come Turismo, Elettronica di consumo e Tempo libero.
Di seguito sono riportati alcuni risultati di una ricerca sull'E-Commerce in Italia e in Europa condotta da "Casaleggio Associati", commissionata da Expedia, prendendo in esame un totale di 2251 aziende presenti in Italia che vendono on line.
Nel 2006 in Italia sono stati fatturati 2,906 miliardi di euro a prova del fatto che i margini di crescita sono ancora ampi.
Al primo posto tra i settori che realizzano i maggiori fatturati on line in Italia c' è il Turismo, i cui prodotti più venduti sono i voli aerei, gli alberghi e i pacchetti viaggio. Segue l'elettronica di consumo che registra un terzo del fatturato rispetto al Turismo, con vendite di macchine fotografiche digitali e telefoni cellulari.
Al terzo posto il Tempo Libero con vendite di scommesse sportive, biglietti di spettacoli e attrezzature sportive:
Fatturato E-Commerce in Italia | |||
Fatturato 2004 | Fatturato 2005 | Fatturato 2006 | |
Turismo | 785.641.000 | 982.051.000 | 1.571.026.000 |
Elettronica di consumo | 287.000.000 | 384.000.000 | 518.400.000 |
Tempo Libero | 245.837.000 | 357.948.000 | 437.500.000 |
Assicurazioni | 60.000.000 | 84.000.000 | 380.000.000 |
Alimentare | 144.000.000 | 149.000.000 | 165.840.000 |
Editoria | 55.811.000 | 80.405.000 | 105.000.000 |
Moda | 43.000.000 | 58.050.000 | 75.465.000 |
Arredamento | 15.900.000 | 17.000.000 | 19.190.000 |
Salute e Bellezza | 8.494.000 | 11.041.000 | 13.802.000 |
Fonte: Casaleggio Associati, 2007
Il confronto tra i principali paesi europei permette di capire quanto il numero di persone connesse sia solo uno dei fattori che facilitano il commercio elettronico.
L'Italia infatti, a parità di persone collegate ad Internet rispetto alla Francia, ha meno di un terzo del fatturato e-commerce.
Questo è dovuto ad una serie di fattori infrastrutturali (ad esempio la diffusione della banda larga), legislativi (ad esempio l'IVA e la regolamentazione di alcuni settori) e culturali (in particolare di aziende produttrici che non vogliono rischiare il conflitto di canali). Lo stesso confronto può essere fatto tra Italia e Spagna comparabili in termini di fatturato e-commerce, ma con una netta differenza in termini di navigatori on line a favore dell'Italia.
La Gran Bretagna, con un numero di navigatori di due terzi inferiore alla Germania, ha un fatturato quasi doppio. Il fenomeno è dovuto alla forte liberalizzazione del mercato e all'abitudine del cittadino britannico a ricevere prodotti a domicilio.
Confrontando il mercato britannico con quello italiano risulta evidente un'offerta maggiore da parte delle aziende. In Gran Bretagna sono circa 130 mila le aziende che vendono on line, mentre in Italia sono meno di un decimo.
I paesi europei dove la banda larga è più diffusa, sono quelli dove l'offerta on line è meglio recepita.
In Italia la carta di credito è lo strumento di pagamento utilizzato nel 62% dei casi, seguito dal pagamento in contrassegno alla consegna al 24% e dal bonifico bancario al 16%.
Nel 2007 il 70% degli acquisti on line è stato realizzato con carta di credito (97% nel settore del Turismo), il 10% circa tramite Paypal, il 7% mediante bonifico bancario, mentre il 7% degli acquisti è pagato in contrassegno.
Sistemi come Paypal, che ha aperto in Italia nel 2006, sono ancora poco diffusi (2%), ma in forte crescita.
Gli operatori stanno proponendo sempre più soluzioni come carte prepagate, che sono già 3 milioni nel 2006, e nuovi protocolli di protezione che richiedono una password per i pagamenti on line (Verified by Visa).
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